Si è svolta stamane nella Sala Benedetto XVI del College Sant’Efisio la conferenza stampa di presentazione del progetto Uni.Co.Re. Corridoi Universitari per rifugiati, progetto d partenariato tra l’Università di Cagliari, l’Arcidiocesi di Cagliari, la Caritas diocesana, la Fondazione di Sardegna e il College per l’accoglienza di studenti rifugiati. Hanno partecipato l’Arcivescovo di Cagliari MOns. Giuseppe Baturi, il prorettore all’internazionalizzazione dell’Università di Cagliari prof.ssa Alessandra Carucci, il direttore della Caritas diocesana Don Marco Lai ed il direttore del College Sant’Efisio Don Emanuele Meconcelli. Presenti i tre giovani ospiti Gebremichael, Okbit e Desalle.
Il progetto UNICORE consentirà a tre studenti eritrei di proseguire i loro studi all’Università di Cagliari. Mons. Baturi, arcivescovo di Cagliari ha sottolineato come sia “strategico l’accordo con l’università perché l’accoglienza necessita sempre di un’azione coordinata. Accogliere universitari mette in gioco la cultura, che vuol dire ricerca, come tentativo di capire il senso della vita, unità. La cultura allude per definizione alla condivisione: condividere può creare le basi per qualcosa di più. L’incontro non è solo assistenza, ma condivisione tra due persone diverse di una conoscenza che fa crescere entrambe”.
“L’impegno di UniCa nasce dalla firma del Manifesto per l’università inclusiva, ed è sempre stato caratterizzato dall’attenzione su questi temi. Accogliamo grazie al progetto UNICORE tre ragazzi eritrei rifugiati che seguono tre corsi di laurea magistrale, uno in ingegneria informatica e due in ingegneria per l’ambiente e il territorio, percorsi che prevedono un anno in lingua inglese, dettaglio che li favorirà. il nostro progetto sta diventando con UNHCR un modello valido anche per altri Paesi che stanno chiedendo di attivarne di simili. Diamo a tre ragazzi rifugiati una via di opportunità per la loro vita, con una possibilità di soddisfazione personale. L’impegno di UniCa, che coinvolge anche l’università di Sassari, c’è tutto. Fondamentale è stato anche il ruolo nel partenariato il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che ha reso possibile il percorso pure in questo periodo così difficile “, ha affermato la prof.ssa Alessandra Carucci, prorettore all’internazionalizzazione dell’Università di Cagliari.
“Il College è la casa che accoglierà i tre ragazzi, in una comunità che ospita già 100 giovani che studiano all’Università di Cagliari. Sarà fondamentale la condivisione per leggere la vita in una prospettiva più grande. I tre ragazzi arrivati dall’Eritrea ci aiuteranno a crescere in questo senso. La diversità è ricchezza. Attraverso questo progetto vogliamo anche dire che la Chiesa incontra le persone laddove esse sono: il dialogo con UniCa crea questi ponti. Il nostro college conta 11 docenti dell’ateneo cagliaritano nel Comitato scientifico”. Così don Emanuele Meconcelli.
Il grazie dei tre ragazzi eritrei rifugiati che vivono in College Sant’Efisio e studiano all’Università di Cagliari: “Grazie davvero – dice Gebremichael – Ringrazio i professori di UniCa che ci ripetono spesso “Non abbiate paura di chiedere”. È una frase che ci dà molta sicurezza e ci aiuta ad andare avanti. Il vostro impegno è per noi una grande testimonianza di umanità che speriamo possa continuare nel futuro. A casa nostra – in Eritrea – ci sono tanti ragazzi che hanno un grande potenziale da esprimere. Grazie mille ancora”.
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